Lettera di Manhapa-Tarhunta

La cosiddetta lettera di Manhapa-Tarhunta o Manaba-Tarhunta[1] è una tavoletta in lingua luvia/ittita del XIII secolo a.C., giunta sino a noi in discreto stato di conservazione. La lettera fu scritta da Manhapa-Tarhunta, sovrano del regno arzawa chiamato "Terra del fiume Seha" [2] tra il 1322 ed il 1280 a.C. circa, ad un re ittita del quale era vassallo. C'è generale accordo tra gli studiosi nell'identificare nel destinatario della missiva il re Muwatalli II [3], sul trono ittita dal 1295 al 1272 a.C.

La missiva viene datata a circa il 1285 a.C. ed è considerata importante in quanto fornisce una serie di informazioni, precisazioni e conferme sui rapporti tra i vari stati dell'area anatolica e sulle azioni dei vari personaggi di quest'epoca.

  1. ^ Sigla ufficiale del reperto: KUB 19.5 e KBo 19.79 - CTH 191. Una copia integrale del testo in lingua originale con la traduzione in inglese ed il commento può essere reperita all'interno dell'opera di G. M. Beckman, T. Bryce ed E. H. Cline, pp. 140-144, 2011.
  2. ^ Non abbiamo certezze, ma verosimilmente secondo vari studiosi - tra cui Eric Cline (2011) e Joachim Latacz (2001) - il fiume Seha va identificato con il classico Caicus (cioè il moderno Bakir) oppure con il Gediz.
  3. ^ G. M. Beckman, T. Bryce ed E. H. Cline, AhT 7, p. 143, 2011.

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